FERMATE PUTIN

Messaggio virale:

Cittadini della grande Russia, che la vostra superba civiltà non sia ridotta da un singolo uomo ad un gregge di nazisti, ad una massa anonima di tracotanti invasori, come tante nella storia. È questo il momento di mostrare cosa significa “Grande civiltà”. Che popoli innocenti e dignitosi non debbano soffrire la vostra superiorità militare; che soldati coraggiosi non debbano morire per una causa ingiusta; né bambini inermi imparare l’odio per un popolo invasore: fermate Putin!

Soldati russi, che nessuno più nel 2022 si permetta di insegnare ad un essere umano l’obbedienza assoluta: voi non siete macchine da guerra! In ciascuno di voi, sotto i muscoli, c’è un senso del giusto, e del bello, e la possibilità di scegliere. Che sia la vostra coscienza a comandarvi. Oggi, attraversando territori indifesi e volti sgomenti, voi sapete nel profondo della vostra pancia che è ingiusta la direzione dei vostri blindati, che è una bestemmia ogni colpo esploso contro queste persone. Sorprendete il mondo, siate voi la grande forza della cultura russa: girate i cannoni, mostrate ai vostri padroni che voi non avete padroni, che il tempo della guerra è concluso, superato per sempre. Fermate Putin!

Bambini di tutto il mondo, che questo brutto episodio non vi rattristi, perché nessuno nel mondo osi insegnare ad un bambino che il suo mondo è un posto triste, ingiusto. Imparate piuttosto la gioia, la bellezza, la solidarietà, e diventate fortissimi, perché presto toccherà a voi insegnarle al mondo. Cercate un modo per evitare che un solo uomo possa causare sofferenza all’intera umanità. Noi vecchi non ci siamo riusciti: ieri non abbiamo fermato Hitler, Milosevic, Bush, oggi non riusciamo a fermare Putin. Affinate le armi della civiltà: fermate il tiranno!

Che ciascun lettore diffonda questo semplice messaggio, questo grido di dolore. Lasciamo che diventi furore ed infine gioia immensa. Forse non basterà a fermare una guerra, forse, o forse sì: che peccato sarebbe non averci provato! Che bello invece sarebbe avere imparato da un virus la tecnica per diffondere la felicità!

Fermiamo Putin!

Stilnero

Romanzo a puntate

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La ricerca disperata di conoscenza di un ragazzo introverso porta alla più sconcertante di tutte le scoperte: il mondo è conoscenza; l’universo è conoscenza. L’universo ha generato l’uomo perché a sua volta questo generi conoscenza. E l’uomo sta ubbidendo. Sta generando i computer. L’intelligenza autoregolante ed autogenerante. L’uomo sta riproducendo l’universo. E questo non è ancora nulla in confronto alla vera, ultima, tremenda scoperta.

Io sono l’universo

Puntata 1

Sono un abitante del pianeta Terra. Questa è la mia mano. E sono della Terra. Terra. Questo non è il mio pensiero, ma il mio occhio, aperto sulla Terra. Non sono… non sei pazzo. Sei solo stanco. È lo stress. Tutto è cominciato col gran caldo. In quei giorni maledetti. È da lì che devi ripartire. Tutto sbagliato, dopo. Devo ripartire da lì. Ma sono solo. Orribilmente.

Giraffe e girini

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È possibile un mondo in cui ciascuno scelga di vivere procurando vantaggio a sé ed al resto del cosmo? In cui la felicità degli altri, animali, umani, cose, risuoni con la propria, amplificandola? In cui il senso della vita sia costruito sulla conoscenza, sulla bellezza delle cose, umane e sovrumane, sul desiderio stesso di vivere? È possibile una favola senza principesse, streghe o maghi, che parli degli esseri più piccoli, più inutili del mondo? No? Beh, allora non leggete questi ventidue racconti, sarebbe solo una perdita di tempo!

I protagonisti della raccolta sono ingenui maialotti, ragazze cicciottelle e brutte, melanzane esploratrici; tutti esseri sbagliati messi in un posto che non li conosce; in un tempo che non li aspetta; tutti accomunati da una ricerca frenetica, dal desiderio di vivere una vita intensa, fondata su una fratellanza cosmica, sul desiderio di conoscere l’universo e sull’amore per la bellezza del mondo e dell’arte.

Qui si ride e si piange appena un po’. Ma non prendete questi racconti troppo sul serio: rischiereste di imparare un sacco di fesserie. In fondo, si tratta solo di favole.